La governatrice Jole Santelli non è riuscita a formare il suo esecutivo a causa di una netta divisione che percorre la Lega divisa in due correnti di pensiero. La prima corrente, guidata dal segretario regionale, il bergamasco Cristian Invernizzi, che vorrebbe ottenere, nonostante il mancato successo elettorale, 2 cariche, (preferibilmente un assessore e la presidenza del Consiglio), in virtù della forza nazionale ed europea del partito.
La secondo corrente, che potremmo definire con l'appellativo di realista rappresentata dal deputato Domenico Furgiuele, dall'eurodeputato Vincenzo Sofo, consapevole dell'incredibile caduta della Lega in Calabria, grazie alla guida del commissario Invernizzi, divenuto nel frattempo segretario regionale, passata dal 22,6% delle Europee al 12,3% delle regionali, si accontenta di una sola carica ed è decisa a mettersi al lavoro, per radicare su tutto il territorio regionale, il partito.
L'unico dato certo è che la decisione definitiva ( in alternativa c'è l'ipotesi che la Lega dia l'appoggio esterno alla giunta di centro destra) deve essere presa prima del 18 marzo, giorno della convocazione del primo consiglio regionale.
A sbrogliare questa intricata matassa calabrese potrebbe essere Matteo Salvini.
Chi vivrà, vedrà.
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