L'occasione per rendere ufficiale ciò dovrebbe essere la presentazione, all'ombra del Vesuvio, del libro Io sono Giorgia, prevista per i primi di luglio.
La Meloni, d'altronde, è stufa delle invettive di Catello Maresca e pare non aver digerito l'ultima sua clamorosa affermazione : "dei partiti me ne fotto" ed ora il dado sarebbe tratto e la leader sovranista ha deciso di lanciare un segnale agli storici alleati del centro destra che con il sindaco civico non vogliono rompere..
D'altronde, dopo il clamoroso flop alle ultime elezioni regionali di Lega e Forza Italia ai massimi dirigenti dei due partiti va di lusso rinunciare al simbolo e mischiarsi in una lista fintamente civica. Una operazione che equivarebbe alla salvezza dei massimi dirigenti cittadini e regionali di Lega e Forza Italia alle prese con la composizione delle liste ( tra comune e municipalità occorrono quasi 250 candidati). Un problema che non ha Fratelli d'Italia, secondo partito italiano per numero di consensi secondo gli ultimi sondaggi anche grazie alla forza della " fiamma tricolore" nel simbolo. Una lista di partito che sarà rinforzata dalla discesa in campo di tutti i massimi dirigenti. Per evitare la spaccatura nel centro destra due sono le strade da percorrere: 1) mea culpa di Maresca con relativo via libera ai simboli di partito 2) passo indietro di Lega e Forza Italia che dovrebbero sostenere Rastrelli con lista di partito, facendosi però contare.Tertium non datur.
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