"Se veramente il presidente del Consiglio ritiene che chi non si vaccina muore -insiste Borghi- è molto più onesto imporre l'obbligo vaccinale e poi in Parlamento vediamo chi lo vota.
Se poi dovesse essere votato, ovviamente va tolto il consenso informato che non avrebbe più senso". Non solo: in questo caso, avverte, ''lo Stato deve risarcire gli effetti avversi del vaccino sulle persone. Io non sono un no vax, ho sempre detto che il vaccino funziona, ma non si può guardare solo ai benefici, perché è come guardare nel bilancio solo ai ricavi quando, invece, dall'altra parte, ci sono pure i costi che in tal caso sarebbero gli effetti avversi".
Basterebbe una tabella, dice Borghi, per risolvere tanti problemi: ''non mi risulta che in Cdm e in nessuna altra parte sia stata mai presentata una bella tabella con i benefici del vaccino da una parte e gli affetti avversi dall'altra. Se ci fosse, si vedrebbe chiaramente che per i ragazzi i rischi del vaccino ci sono, rari ma ci sono, a fronte di un rischio morte pari a zero da parte del Covid per i ragazzi sani. Dall'inizio della pandemia -assicura- ci sono stati 24 morti sotto i 19 anni, tutti con serie patologie pregresse. Compito e dovere di un politico è prendere i dati e studiarli: io l'ho sempre fatto".
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