Bocciata invece la mozione dei Cinque Stelle, mentre quella della Lega, che chiedeva invece di «prendere posizione di netta condanna verso gli atti di vandalismo e violenza verificatisi a Roma e ad esprimere solidarietà a chi è stato aggredito e danneggiato» e di «condannare ugualmente ogni atto di violenza compiuto in questi anni da forze politiche di qualsiasi estrazione, di estrema destra come di estrema sinistra» è stata approvata con 52 voti favorevoli.
La mozione presentata dai dem chiede invece a Regione Lombardia, attraverso la Giunta, di «attivarsi con il Governo nazionale e il Ministro degli Interni, per vietare la riorganizzazione del disciolto partito fascista adottando i provvedimenti per procedere allo scioglimento di Forza Nuova e di tutti i movimenti politici di chiara ispirazione neofascista». E anche di «modificare lo Statuto regionale, normando che nella Regione Lombardia è vietata ogni organizzazione, associazione, movimento o gruppo che incita alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, di genere, nazionali o religiosi». E infine di “assicurarsi che tutti gli incontri che avvengono in sedi istituzionali di Regione Lombardia prevedano che gli organizzatori si impegnino per iscritto a riconoscere e rispettare i principi, le norme e i valori della Costituzione Italiana Repubblicana ed Antifascista, la quale vieta ogni forma di discriminazione basata su sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali», con chiaro riferimento all’inchiesta di FanPage che mostrò alcuni consiglieri regionali di maggioranza accogliere nei propri uffici al Pirellone personaggi dichiaratamente fascisti.
di Chiara Baldi
Fonte La Stampa
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