Dagli approfondimenti investigativi, effettuati dalla Digos di Bari, su delega del procuratore della Repubblica, Roberto Rossi, del procuratore aggiunto coordinatore della Dda, Francesco Giannella e del sostituto Procuratore Ignazio Francesco Abbadessa, è emersa una fitta rete di contatti tra i vertici nazionali del movimento e i destinatari dell’odierna attività di indagine.
Gli investigatori della sezione Antiterrorismo barese hanno, infatti, avviato il monitaraggio ed analisi della rete web e, in particolare, dei profili social riconducibili a due militanti di Fn, perquisiti nella giornata odierna. Da tale attività è emersa la loro partecipazione alla manifestazione del 9 ottobre scorso, con assalto alla sede nazionale della Cgil: i militanti perquisiti, infatti, postavano “dirette Facebook” ed immagini che confermavano la loro presenza in punti cardine della manifestazione.
Sul post/immagine del profilo social del terzo degli indagati, anch’egli soggetto a perquisizione, è stato pubblicato parte del comunicato diramato da Forza Nuova a margine della manifestazione in argomento (a firma degli esponenti nazionali Giuseppe Provenzale, Luca Castellini, Davide Pirillo e Stefano Saija), con cui si inneggiava esplicitamente ad “innalzare il livello dello scontro” e che il “popolo non si fermerà ”.
Ulteriore attività investigativa ha poi consentito di “collocare” a Roma, il giorno della manifestazione, anche il quarto degli indagati e di comprovare, in conclusione, una fitta rete di contatti tra loro e con i referenti nazionali del movimento. Nel corso dell’attività odierna sono stati sequestrati dispositivi informatici (smartphone e notebook) nella disponibilità degli indagati sui quali si concentrerà l’attenzione investigativa nonché altro materiale con simbologia chiaramente riconducibile al “fascismo” ed altro materiale di interesse investigativo.
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