La collaboratrice di Roberto Jonghi Lavarini, conosciuto con l'appellativo di Barone Nero, che nel filmato ritirava la valigia che avrebbe dovuto contenere soldi per la campagna elettorale delle comunali di Milano ma che in realtà conteneva al suo interno libro sull' olocausto e copie della Costituzione Italia è stata perquisita dalla Guardia di Finanza nell'indagine dei pubblici ministeri Basilone e Polizzi.
La donna è di origine georgiana. E' il suo il quarto nome finito nel registro degli indagati. Prima erano stati iscritti Carlo Fidanza, parlamentare europeo di Fratelli d'Italia, lo stesso Jonghi Lavarini ed il commercialista Mauro Rotunno.
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