Riceviamo e volentieri pubblichiamo una lettera inviataci da un lettore di Crotone. Si chiama Francesco, ha 58 anni, percepisce, avendone titolo, il redditomdi cittadinanza. E' un espulso dal mondo del lavoro, non per sua incapacita', ma perché la sua azienda non riusciva a reggere la concorrenza dei gruppi concorrenti cinesi. Ha una moglie, ammalata, ed un figlio disoccupato. E' un elettore della destra sociale, prima del Movimento Sociale italiano, poi di Alleanza Nazionale, alle ultime regionali ha votsto Fratelli d'Italia, non comprende, come noi, il perché Fratelli d'Italia, che dovrebbe essere la destra sociale si sia accanita, contro il reddito di cittadinanza, misura perfettibile e migliorabile, che ha contrastato la povertà ed evitato specie durante la pandemia, chenel nostro paese ci fossero spese proletarie, assalti ai forni, saccheggi e violenze di ogni genere e qualità .
Lettera che pubblichiamo volentieri per dimostrare la nostra solidarietà ad un italiano caduto in difficoltà che merita oltre il nostro sostegno, anche una mano tesa dalle istituzioni.
Sono un calabrese di 58 anni, residente nella provincia più povera del Paese , Crotone, ultima per qualità della vita evidenziato dal rapporto dello scorso 15 novembre dell’Università La Sapienza e di Italia Oggi. Sono sposato con una moglie casalinga e con un figlio venticinquenne disoccupato. Disoccupato sono purtroppo pure io ormai da 7 anni, da quando la ditta per la quale lavoravo ha dovuto arrendersi alla concorrenza sul mercato di gruppi cinesi. Il primo anno me la sono cavata tra qualche lavoro che riuscivo a fare più il sussidio di disoccupazione , poi negli anni tra 2016 ed il 2019 sono stati a dir poco drammatici. Una mano mi è stata data da mio fratello e dai miei suoceri pensionati, la mia dignità di umo, lavoratore e padre di famiglia è stata calpestata ed umiliata. Ho avuto una causa per sfratto per non aver potuto pagare mesi di affitto e nel 2017 per far fronte al pagamento di alcune cure mediche per mia moglie , la quale intanto aveva trovato per un certo periodo di tempo un impiego come collaboratrice domestica per 4 ore al giorno, ho dovuto vendere la Fede nunziale. Lascio pertanto immaginare lo sconforto, la tristezza ed anche la rabbia per tutto ciò. Ho ripreso a vivere quasi serenamente grazie al Reddito di Cittadinanza che mi è stato riconosciuto qualche mese dopo la sua entrata in vigore. Percepisco 280 euro di contributo per l’affitto più settecento euro con i quali cerco di andare avanti fino al 27 di ogni mese e sempre grazie anche al sostegno di qualche familiare. Sto assistendo da alcuni mesi a questa parte una ignobile guerra a questo provvedimento sociale, dicono che è a vantaggio di farabutti e di fannulloni , di gente che rifiuta il posto di lavoro per stare sul divano. Le prese di posizioni più aspre che ho sentito sono quelle di Renzi , uno che credo non abbia mai vissuto giornate drammatiche come le mie, Lega e per ultimo e ciò mi rammarica tanto, Fratelli D’Italia. Mi rammarica perché il sottoscritto è stato sempre un elettore del Movimento sociale prima, di Alleanza nazionale dopo ed oggi proprio del partito della Meloni. Pensavo di votare per una destra sociale che riconoscesse la povertà e le difficoltà degli italiani, specie di quelli caduti in disgrazia come me. Invece ho ascoltato e letto parole al vetriolo della stessa Meloni e di altri esponenti del partito sul Rdc, si invoca l’abolizione con la proposta di dare soldi alle imprese per assumere. Io sarei felicissimo di rinunciarci , salvo che mi si venga subito reinserito nel mondo del lavoro e finalmente ritornare a sudare la mia paga come ho fatto per tutta la vita. Questa possibilità mi è stata sempre negata dal 2014 ad oggi. Ho fatto tanti colloqui di lavori e decine e decine di curriculum inviate a varie aziende calabresi e non, solo alcuni hanno avuto la cortesia di rispondermi dicendo che per la mia età non sarei potuto tornare utile all’interesse ed al lavoro di progettualità dell’azienda stessa. Dunque mi chiedo cosa davvero intende la signora Meloni quando dice di dover dare soldi alle imprese levando questa entrata che per me cosi come per molti è misura essenziale ed irrinunciabile di sostentamento. E’ vero del Reddito di cittadinanza ne hanno usufruito troppo spesso anche gente a cui non andava dato assolutamente ma per colpa di alcuni dobbiamo pagare tutti? Specialmente tutti quelli che abbiamo bisogno? Le armi da fuoco sono in dotazione delle Forze dell’ordine e degli eserciti che le custodiscono e le utilizzano per tutelare la sicurezza pubblica locale ed internazionale, ma sono anche appannaggio delle consorterie criminali ed allora cosa facciamo per questo chiediamo la chiusura delle industrie che le fabbricano e non le diamo neppure alle Forze dell’ordine? Mi sembra davvero assurdo ciò. Io chiedo al mondo della politica di ragionare e riflettere su ciò che si fa, di non uccidere la speranza. Io personalmente senza questo sussidio mi sarei probabilmente arreso alle circostanze ed anche se sono consapevole che non è bello affermarlo, non so quale gesto estremo avrei potuto compiere, naturalmente per la mia vita non certo per quella degli altri , perché non sarei capace di far male ad una mosca. Sono però molto stanco e le notti spesso le passo insonni, ancora mi ci vogliono anni per poter maturare la pensione e senza questo sostentamento non saprei come andare avanti , sia per pagare l’affitto sia per mangiare e per eventuali spese mediche che non sono coperte dal Sistema sanitario nazionale. Chiedo un mondo più giusto e più umanità e comprensione da parte di chi mi deve governare e fare le leggi. Vi prego scovate i furbi, i profittatori, punite loro ma non chi ha davvero bisogno.
Francesco da Crotone
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